sabato 18 gennaio 2014
giovedì 16 gennaio 2014
L'ultima notte prima di dirti ciao.
5.1.2014
Lunedì andrà alla casa di riposo, e non riesco a pensare a
diversa espressione : se ne andrà. L’ho
spogliata, ho giocato con lei rendendo la sua malattia il nostro gioco. Non ho
mai amato così tanto un corpo. La sua nudità è la meraviglia dei miei
occhi. Sembra che tutta la sua anima si
sia spostata lì, su quella schiena morbida quanto basta da calmare tutti i miei
pensieri; sembra sì che la sua demenza senile avvolga il suo corpo senza impossessarsi di lei; il suo corpo è la morbidezza perfetta.
Il dono vita. 2012
Cado infondo verso di me.
Mi sento la mia stessa rovina.
Mi sento la mia stessa rovina.
Non tocco più terra e sono in alto, quanto basta a fare un po' di paura.
Sono sola io con me, e così devo rimanere; solo un po' basta.
Non posso più avere paura, e scontrandomi con me rinasco in un nuovo vigore.
Saprò salvarmi dalla paura del vivere.
Libro. 2013
Non è irraggiungibile la mia infanzia.
La sfioro, la provo, la vivo, la dimentico.
Con estrema malinconia.
In questo silenzio riesco ad avvicinarmi anche a Lui.
Siamo soli io ed il bambino che è stato.
Non l'ho mai più visto così, anzi, non l'ho mai visto così.
E libro la Lui e poi da Lei.
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